Ampie superfici, continuità tra gli spazi, essenzialità delle linee. Questi tre concetti sono alla base dell’idea del serramento minimale. L’architettura moderna segue tendenze ben definite, dove le forme si fondono senza sovrapporsi, la luce diventa protagonista degli spazi, i materiali scompaiono. E’ il trionfo dell’essenza e dell’essenzialità, le linee sono fluide, l’osservatore è rapito, disorientato, ma inevitabilmente sedotto da una vista in cui fatica a distinguere l’inizio e la fine
Minimizzare per massimizzare. Questo semplice concetto racchiude il cuore dell’estetica minimale. Le nuove linee guida definite dall’architettura contemporanea privilegiano le forme semplici ed essenziali. Ne consegue un’armonizzazione tra lo spazio e ciò che lo circonda, nessuna sovrapposizione decorativa, massima riduzione degli elementi portanti ed eliminazione del superfluo. Solo attraverso questo processo l’estetica minimale raggiunge la massima espressione, la definitiva bellezza.
Aperture potenzialmente senza limiti di dimensione, con il vetro che da appendice diventa struttura dell’intero sistema. Binari che si appiattiscono fino a fondersi con il pavimento, creando un tutt’uno tra muro e finestra. Lo scorrimento è fluido, leggero, il sistema di cuscinetti accompagna l’apertura senza sforzo apparente. La creatività diventa l’unico limite della tecnica.